Così facendo si blocca l'uso di LTE-U come complemento ad altri servizi d'accesso, di fatto obbligando ad un accordo con gli incumbent - di fatto, riducendo l'innovazione nelle possibile offerte di accesso combinate. Pensa all'accesso Internet via drone di Facebook o via pallone aerostatico di Google, entrambe basate su LTE; con quest'ultimo che già inizia a sperimentare come usare il software per ottimizzare i costi della connettività, scegliendo il canale di accesso minuto per minuto più conveniente. Se i GOFA hanno le spalle abbastanza grandi per contrattare con gli incumbent, questo non è vero per le realtà più piccole. Providers locali che magari ora usano ITU G.992.2 (G.Lite) per la connettività in aree digital divise potrebbero fare offerte combinate G.Lite+LTE-U, con router intelligenti che possano aggregare i due canali, e dovrebbero avere la possibilità di farlo senza dover chiedere l'autorizzazione al gestore della rete (specialmente se ha fette di controllo sia nel fisso che nel mobile).